Calcata
Calcata è un piccolo abitato fortificato medioevale
circondato dalla vallata del Treja. Al borgo si entra tramite una doppia porta
ad arco sovrastata dalle mura merlate del palazzo baronale
"Anguillara".
Dalla piazza si dipartono le strade sulle quali si
affacciano piccole botteghe artigiane: restauro mobili, artigianato del cuoio,
della ceramica e del vetro.
Calcata, a somiglianza dei grandi centri storici
cittadini, ha conosciuto in questi ultimi decenni un cambiamento demografico: i
vecchi cittadini sono trasmigrati altrove (a Calcata nuova), sostituiti da
immigrati provenienti generalmente da Roma o da grandi centri urbani.
Nei giorni festivi viene aperto un discreto numero di
negozietti e bancarelle di artigianato, qualche negozio di antiquariato, molte
gallerie d'arte, alcuni ristoranti e sale da tè. L'accesso al Comune avviene
attraverso la porta che si apre sotto il castello e la chiesa parrocchiale; una
galleria in salita porta alla piazza centrale del Comune, da cui ci si porta ad
alcuni affacci panoramici sulla valle.
Sul versante opposto, rispetto a Calcata, vi è un piccolo
insediamento medioevale, oggi denominato S. Maria, ma in passato conosciuto
come “fundum anticum” e poi Castelvecchio, completamente abbandonato (si
raggiunge dalla provinciale Mazzano - Calcata, imboccando la pista presso il
ponte sul Treja che ne costeggia la riva sinistra; dopo circa un chilometro un
sentiero sale rapidamente al piano di S. Maria).
Vi si riconoscono i resti di una chiesa absidata a navata unica,
costruita in blocchi di tufo, e di un convento annesso. Nel punto più alto,
delimitato da un muro di cinta in blocchi squadrati che integra le difese
naturali, vi è una torre trecentesca alta circa 12 metri. Attorno alla
torre si aprono numerose cavità artificiali forse usate come abitazioni. Da
sito di S. Maria è possibile ammirare panoramicamente l'abitato di Calcata.
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