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Magliano Romano

Magliano_RomanoFin dall'antichità, Magliano Romano ha rappresentato un importante centro rurale grazie al suo fertile territorio irrigato dalle acque della Valle del Baccano - lago, in epoca remota – tanto che ancora fino al 1907 il comune era noto come Magliano Pecoreccio.

L'importanza del territorio è confermata dall'interesse mostrato inizialmente dagli Etruschi ed in seguito dai Romani nei confronti della zona: tra il VII e IV secolo a.C. rientrò infatti nelle mire espansionistiche di Veio e, dopo la caduta di questa ad opera dei Romani guidati da Camillo nel 396 a.C. venne interessata dal loro frazionamento in colonie delle terre a Nord della capitale. Sembra che in età romana il territorio di Magliano Romano sia stato sfruttato come meta di villeggiatura da parte di alcune famiglie, come sembra indicare il ritrovamento di 3 cippi funerari di epoca romana oggi conservati in alcune delle chiese del Comune.

è infatti solo a partire dal VII secolo dell'era moderna che, grazie alla riorganizzazione del cosiddetto Patrimonio di S. Pietro da parte della Chiesa, Magliano Romano si struttura in un vero e proprio insediamento a carattere fondiario fortificato. Le frequenti scorrerie e invasioni barbariche del VII secolo d. C. avevano infatti spinto la Chiesa Romana, in particolare papa Adriano I (772-795), a proteggere i loro possedimenti attraverso la ripartizione del territorio nelle Domus culate, centri fortificati dalla gestione autonoma, destinati alla produzione e fornitura delle derrate alimentari a Roma.

Si trattava di fattorie - fortezze attorno alla quale si organizzava la popolazione, che per lo più viveva nei fondi in grotte o in case di paglia o legno. è possibile che questo insediamento sorgesse inizialmente in corrispondenza o almeno nelle vicinanze della località detta "Il Casale", dove sono presenti alcuni resti di un quadrilatero fortificato chiuso da muri di cinta e guardato da torri.

"Il Casale" è importante anche perché al di sotto della sua collina sorge la celebre Grotta di S. Michele Arcangelo, anche nota come Grotta degli Angeli, antica chiesa di probabile fondazione eremitica. Per la costruzione della chiesa i monaci sfruttarono in parte le preesistenze di età etrusca: la grotta nella quale si celebra il culto dell'Arcangelo mostra infatti le caratteristiche di una tomba etrusca, mentre la parte in muratura risale ai VI - VII secolo d. C. Fino al 1939 si conservavano al suo interno importanti affreschi databili agli inizi del XII secolo che, staccati in quel anno, si trovano oggi nei depositi del Museo Nazionale di Palazzo Venezia. Il distacco dei dipinti fu reso necessario dallo stato di incuria della chiesa che nel Cinquecento dovette essere abbandonata e se ne perse ogni memoria fino al 1902 quando venne casualmente riscoperta. Gli affreschi con Scene delle Vita di Cristo, mostrano una progressivo interesse per gli elementi espressivisti e come Magliano Romano dovette essere a quella data interessata da flussi e fermenti culturali.  

Vi sono quindi, numerosi luoghi di interesse turistico e culturale di potenziale attrattività.

La Rocca: in posizione dominante sull'abitato, fu edificata a cavallo dei secoli XIV e XV. Subì varie aggiunte e posteriori rimaneggiamenti. Il Palazzo è tuttora agibile e vi si conservano antichi arredi.

Il Casale: per meglio chiarire alcuni punti oscuri della sua storia sarebbero auspicabili scavi archeologici come anche per le vicine grotte e chiese di S. Angelo, di Santa Vittorina e di Sant'Anna. Queste ultime furono prima sede dei Monaci Eremiti.

Chiesa o grotta di S. Arcangelo detta "Degli Angeli": la più importante delle grotte poste sotto il colle detto "Il Casale", costituita in parte da una grotta dalle sembianze etrusche, in parte in muratura. Adattata a chiesa probabilmente tra il VI e VII sec. dai Monaci Eremiti. Gli antichi affreschi della grotta, databili secondo gli esperti agli inizi del sec. XII, sono stati staccati nel 1939 e vengono attualmente custoditi nei depositi di Palazzo Venezia.

Antica Chiesa di S. Giovanni: nominata per la prima volta nella citata bolla di papa Gregorio VII. Di stile romanico, ha subito vari rimaneggiamenti strutturali e cambiamenti di titoli. Attualmente denominata "dell'Assunta" fu precedentemente la chiesa dell'ospedale e di S. Vincenzo Ferreri. Vari rifacimenti durante il periodo barocco hanno reso necessario un recente restauro.

Chiesa di S. Giovanni Battista: sorta nei primi anni del sec. XIV. Edificata per sopperire alle esigenze createsi con il declino dell'abitato (distrutto nel 1241 dai viterbesi) che aveva come centro di riferimento la chiesa di S. Arcangelo sul colle detto "Il Casale".

Chiesa o Grotta di S. Anna: il suo culto precedentemente molto diffuso soprattutto in Oriente avvalora l'ipotesi di un insediamento di monaci orientali nella zona.

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