Sant’Oreste

Sant%27OresteIl Comune, in antico circondato da Mura, aveva tre accessi che nel 1500 divennero monumentali. Porta Valle o Porta S.Silvestro, perché guarda alla omonima Basilica sulla cima più alta del monte, Porta Costa, in salita o Porta S.Maria perché conduce alla antica chiesa di Santa Maria Hospitalis, Porta la Dentro o porta Sant'Edisto perché conduce in Comune e verso la chiesa di Sant'Edisto. Nel 1500 la più importante era Porta Valle, da questa sorvegliata, era impossibile introdurre animali. Le tre porte avevano un sorvegliante. Delle norme precise si possono leggere nello Statuto Comunale del 1576.

Da questa Portaci si immette nel tessuto urbanistico antico. Quindi, attrevrso Via del Podestà si raggiunge piazza Cavalieri Caccia ed il rinascimentale Palazzo Caccia, l'ex Palazzo Abbaziale divenuto nel 1598 sede dell'antico Monastero Agostiniano di Santa Croce. Il Palazzo, attribuito al Vignola, ma sicuramente opera dei sui tecnici e maestranze, domina l'attuale piazza e tutto il complesso del Monastero oggi sede del Comune, con la facciata manieristica. La costruzione del Palazzo sarà suggerimento per altre famiglie a costruire, nei pressi, altri edifici.

La Parrocchia dedicata a San Lorenzo Martire è costruita nel 1568 su disegno del Vignola sul luogo ove sorgeva una piccola chiesa romanica di cui si conserva ancora la torre campanaria. La Chiesa con navata centrale e cappelle laterali è stata ingrandita nel 1745 con lo sfondamento dell'abside che conservava affrescata l'ultima cena del pittore olandese Sprangler. L'ampliamento fa assumere un orientamento barocco e nella nuova abside viene ospitata la pala d'altare del pittore falere Ceccherini. Le cappelle laterali conservano paliotti d'altare di notevole fattura e tele, come quella della Madonna del Rosario. Di rilievo è il pulpito cinquecentesco ed il monumentale organo Frescobaldiano del 1638 costruito con il contributo del Card. Barberini, la famiglia Caccia ed il Comune di S.Oreste. I due importanti elementi sono stati di recente restaurati.

Non molto lontano dalla chiesa di San Lorenzo sorge l'antica chiesa di San Biagio, una volta parrocchia. Anche essa in origine è una chiesa romanica, molto più piccola dell'attuale. Sorge in Piazza Vittorio Emanuele ed ha prospiciente e come quinta l'antico Palazzo Comunale, antica casa Caccia acquistato nel 1700 dalla Comunità. Anche la chiesa di San Biagio ricalca lo schema architettonico della Chiesa Vignolesca di San Lorenzo. Navata centrale con cappelle laterali. Chiesa tumulante, sorge proprio nel cuore del centro storico del Comune. Di interesse una copia su tela di un dipinto del Perin del Vaga.

Nella zona più antica del Comune, Porta la Dentro, è situata la chiesa che sino al 1598 è aggregato il monastero delle monache Agostiniane. A ridosso delle mura castellane vede il passaggio delle varie vicende storiche; la crisi del monastero, la ripresa e il suo definitivo trasferimento nell'antico Palazzo Abbaziale voluto dall'Abate Commendatario Aldobrandini. Ed è proprio in questo periodo che viene affidata al prete Bernardino Lupi, familiare degli Aldobrandini. La chiesa ad una navata conserva un altare con un quadro del Cavalier Cesare D'Arpino, la controfacciata affrescata dal pittore francese Cristoforo tutti i Santi ed una volta anch’essa affrescata, di cui sono visibili soltanto alcuni piccolissimi brani. E' interessante notare come al disotto, nelle attuali cantine, si può scorgere un ambiente forse luogo della primitiva chiesa. In una nicchia dell'altare si trova il busto ligneo di S.Nicola del 1610.

La Chiesa di Santa Croce sorge presso l'antico Monastero Agostiniano. Fu ingrandita proprio al momento del trasferimento del Monastero. Ad unica navata conserva una pala d'altare, di recente restaurata, dedicata ai Santi Elena, Agostino e Nicola. La chiesa nell'antica sagrestia conserva paliotti e reliquie. Sovrastante la chiesa un coro ligneo, anche esso di recente restaurato. Davanti alla chiesa di San Lorenzo, s'innalza un piccolo oratorio, l'oratorio della Madonnella che nel 1850 viene a contenere l'antica cappella della Madonna con il suo affresco trecentesco della Madonna che allatta.

La chiesa costruita in un fondo di proprietà della matrona Romana Galla, (che vide il sorgere di una prima comunità che diede origine alla curtis Sancti Heristi) è dedicata al martire romano S. Edisto. La chiesa in origine romanica conserva ancora questi caratteri nel campanile. Per il resto ad una navata ha un altare affrescato lateralmente. Dalla fine del 1800 è circondata dal cimitero.

Non molto lontano dalla chiesa di Sant'Edisto, nella zona sovrastante la Villa Romana in località Giardino, chiamata nel Cronicon Fundum Pollianum, sorge la chiesa di Santa Maria Hospitalis. Benedetto del Soratte, monaco benedettino, citandola parla di una chiesa con "famulis et famulis", facendo pensare ad un edificio rurale arricchito da un piccolo villaggio. Della chiesa monaulata, rimane oggi l'impianto trecentesco, testimoniato da alcuni affreschi comparsi in una cappella scoperta  nel 1995. L'intera struttura della chiesa subì nel 1500 una graduale trasformazione con l'arricchimento di importanti affreschi, alcuni dei quali testimoniano l'influsso di Antoniozzo Romano. Sempre in questa epoca gli fu aggiunto "l'ospedale" che doveva essere un luogo di accoglienza e di assistenza anche per pellegrini. La sua semplice facciata arricchita dai resti di un ciborio e da una lapide di una famiglia romana, proveniente dalla vicina villa citata, ne fanno un luogo di grande interesse storico artistico.

Anche le piazze sono luoghi che caratterizzano il Comune. Nella parte più alta del Comune, Lo Spiazzo, si innalza il rinascimentale palazzo Rosati che domina la sottostante P.zza Carlo Alberto.  Piazza Vittorio Emanuele II, Antica "Platea Comunis" ospita l’ex Casa Caccia, divenuta nel '700 sede della Comunità e dalla chiesa di San Biagio. Infine,  Piazza Cavalieri Caccia  è molto amplia e ricettiva, su di essa si affaccia il rinascimentale Palazzo Caccia, l'antico Monastero di Santa Croce e la stessa Chiesa. L'attuale piazza è il frutto di lavori svolti negli anni 60 che per creare un parcheggio distrussero l'antica struttura settecentesca che circondava il Palazzo.

Torna a "Comuni"

 
 
  Site Map